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Giudizi Roma Inter Primavera

Giudizi Roma Inter Primavera

Zelezny

L’Inter tiene tanto il pallone, ma è poco incisiva davanti. L’unico intervento di rilievo di Zelezny è un’ottima parata su Mosconi, nella ripresa. Nel primo tempo però rischia con un’uscita un po’ maldestra.

Mirra – punteggio 25/30 (top three)

Grande prestazione, soprattutto fino al minuto 93. Nell’arco della gara probabilmente è il migliore in campo, respingendo con maestria tantissimi assalti dei nerazzurri. Prova da 8 in pagella, poi però al 94′ Cerpelletti sbuca alle sue spalle per il pari nerazzurro. Più elementi potevano difendere un po’ meglio in quella situazione; Ballo, terzino nerazzurro, ha avuto il tempo per mettere un cross al bacio, ma nel rinunciare troppo a giocare, come squadra, il rischio di concedere prima o poi qualcosa c’è.

Seck – punteggio 24/30 (top three)

Limita bene gli attaccanti nerazzurri con il suo atletismo. L’Inter fa fatica ad affondare e colpire in area. Seck si conferma un elemento di valore, ormai sempre più proiettato in direzione calcio dei grandi, nella prossima stagione. In questa Roma Primavera la difesa è un evidente punto di forza e Seck rappresenta un perno ormai intoccabile del reparto arretrato.

Nardin

Ritrova la titolarità e risponde presente, con un’ottima prestazione. Risulta piuttosto solido nei duelli e non disdegna anche qualche avanzata insidiosa.

Sangarè

Prova non eccezionale. Non commette grossi errori, però da un elemento che scende dalla prima squadra ci si aspetta più incisività. Senza infamia e senza lode.

Romano

La sensazione è che la mediana abbia un po’ faticato, la Roma ha controllato poco il gioco. L’Inter ha fatto tantissimo possesso palla, costringendo la Roma a fare tanta fase difensiva. Il centrocampo si trova più a rincorrere che a proporre. Come quasi sempre si fa apprezzare per la balistica, nel primo tempo prova un eurogol da centrocampo.

Bah

Discorso simile a quello fatto per Romano, con l’aggiunta, però, che mette a referto l’ottimo assist per il vantaggio giallorosso e nel complesso forse risulta un filo più appariscente a metà campo.

Cama

Anche lui, come Nardin, ritrova la titolarità proprio in occasione del big match. Inizia molto bene entrando nell’azione del vantaggio giallorosso. Poi inizia a faticare con Zouin, esterno alto, veloce e fisico. A sorpresa viene sostituito al 25′ del primo tempo.

Di Nunzio – punteggio 25.5/30 (top three)

Porta in vantaggio la Roma con un gol stupendo: un mancino che si incastona all’incrocio. Poi si conferma giocatore camaleontico e funzionale, di base gioca più avanzato, in zona rifinitura, ma lo si vede anche più basso in costruzione e nel fermare le iniziative nerazzurre. Tutto ciò grazie alla sua capacità di comprendere il gioco. Nel suo stare in campo c’è un livello di pensiero superiore. Va vicino anche alla doppietta, nella ripresa, in una delle poche occasioni giallorosse.

Della Rocca

Si spende molto per la squadra. Tenta, come sempre, qualche guizzo in avanti e non si risparmia nel difendere. Sul pezzo. Presenza sempre importante.

Paratici

Serve ancora tempo per proporlo da titolare in una Primavera che lotta per il vertice. Deve sicuramente crescere nel gioco lontano dall’area e fisicamente nel ruolo potrebbe servire più struttura.

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Subentrati

Marchetti

Entra sulla fascia sinistra, lui che è un destro, per contenere meglio Zouin. Con il suo spirito combattivo difende bene, in avanti potrebbe risultare più preciso ed efficace. Anche al cross sbaglia qualcosa di troppo. Nel finale va più in affanno con Ballo che è fresco e trova il tempo per mettere un cioccolatino per Cerpelletti che sigla il pari.

Almaviva

Non è la prima volta in stagione che entra bene. Il discorso è sempre lo stesso. Nel vivaio Roma il riferimento offensivo deve entrare nel gioco e Almaviva, pur con tutte le sue peculiarità da 9 atipico, risulta funzionale. Gestisce bene alcuni palloni, con la sua nota qualità, e prova a compensare il gap fisico con grinta e ferocia agonistica. Ingresso assolutamente positivo.

Lulli

Nonostante il grande avvio di campionato, parte in panchina. Entra negli ultimi minuti, prova qualche sgasata e fa qualche buona chiusura, ma le occasioni per incidere sono poche.

Terlizzi e Forte

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